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M5S, Grillo corre a Roma in aiuto alla Raggi

A Roma il M5S, nonostante la sicurezza di facciata di Virginia Raggi, sembra essere piombato nel caos, dopo le accusa di abuso di ufficio e falso.

“Ha peccato solo di inesperienza” dicono i vertici pentastellati, “non vogliono vedere la trave nell’occhio di Renzi ma guardano la pagliuzza in quei magnifici occhi di Virginia”.

E’ annunciato, in questi giorni, lo sbarco di Grillo nella Capitale, pronto a dare un forte sostegno, anche morale, al Sindaco sull’orlo del baratro.

A dar man forte, dovrebbe arrivare a Roma anche il guru del M5s, Davide Casaleggio.

“In verità doveva venire a fine giugno, vediamo, sono tutti incontri già programmati, sui quali ovviamente si faranno le solite speculazioni”, gridano i grillini.

Grillo e Casaleggio, complice l’inesperienza della Raggi, dunque, scendono in campo per dettare le linee guida, provando a sciogliere l’impasse in cui è caduta Virginia.

Il problema è che, sondaggi alla mano, dopo le amministrative che hanno sancito una battuta d’arresto del M5S, la base sembra essere diventata una polveriera, con l’asse Torino – Roma, scricchiolante dopo i noti problemi post-finale di Champions in cui è incappata Chiara Appendino.

La Raggi prova ad elogiare il primo anno di operato in terra Capitolina:

“Per la priva volta dopo decenni abbiamo approvato il bilancio preventivo e siamo stati i primi tra le grandi città italiane. Questo ci ha consentito di usufruire di un premio di 15 milioni di euro per la città. Abbiamo messo in strada 150 autobus nuovi. Roma, come tutte le grandi città europee, finalmente ha un paino per la riduzione e la gestione dei materiali post consumo. Inoltre Stiamo consegnando ai romani il loro fiume, il Tevere, e abbiamo il primo appuntamento di Formula E sulle strade della capitale. Questi sono solo parte dei risultati concreti raggiunti in un anno. E questo è solo l’inizio”.

Il timore, in casa grillina, è si tratti di inizio della fine.