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M5s-Di Maio non sarà candidato Premier: apertura alla casta e cancellazione del vincolo di militanza

MoVimento5StelleDi Maio non sarà candidato Premier: apertura alla casta e cancellazione del  vincolo di militanza.

La discussione sulla legge elettorale sembra essere alle battute finali e dopo aver chiesto le elezioni per il 10 settembre, Beppe Grillo pensa ad una squadra di Governo che vede protagonisti nessuno di quei “ragazzi meravigliosi” –così Grillo definiva i vari Di Maio, Fico e Di Battista fino a qualche giorno fa- che in questi anni abbiamo visto sfilare e sbraitare in tv e nelle piazze.  Smontato il grande bluff Di Maio Premier dunque e via anche al vincolo di militanza per la squadra di Governo che non consentiva a chi era stato candidato con altri partiti di entrare nel cerchio magico pentastellato. Qualcuno,  in maniera pungente, dice che il MoVimento sta aprendosi alla casta e che lo sta facendo sin dai tempi del Convegno di Ivrea.  Le poltrone ministeriali infatti, sembrano essere riservate a soggetti strutturati e capaci, che non sbagliano congiuntivi e conoscono la storia e la geografia. Soggetti vicini al M5S ma non provenienti dalla nomenclatura parlamentare di oggi. Insomma, quei soggetti che in politica si chiamano tecnici d’area oggi sono indispensabili per i pentastellati. Alcuni di questi  hanno già ricevuto  qualche telefonata preliminare dal comico. Piercamillo Davigo, secondo alcune indiscrezioni ad esempio,  nel progetto di Governo 5stelle, è chiamato a svolgere il ruolo più importante: quello del  Premier. L’ex membro del pool di Milano, secondo il fondatore del MoVimento, è il premier perfetto. Una toga di destra che non si è mai identificata con nessun partito o schieramento. Sul blog del comico, Davigo è ritratto come “persona equilibrata, mai sopra le righe e degna della stima di tutti i cittadini onesti”. Già qualche anno fa,  Grillo diceva che “Davigo è un combattente ed è anche un giudice, uno che sembra uscito dal libro di Carlos Castaneda -La via del guerriero- e di recente lo ha definito un uomo straordinario e di straordinaria competenza”. Sinora Davigo però è stato molto attento a evitare ogni forma di collateralismo con chiunque, inclusi i 5Stelle anche se ha mantenuto vivo un rapporto personale con il loro capo. C’è da sottolineare un dato importante: questa nuova apertura al mondo della casta insieme alla cancellazione del vincolo di militanza, a pochi mesi dall’editto Salva Raggi -che ha reso garantisti i pentastellati–  rende il MoVimento5stelle esattamente uguale a tutti gli altri partiti che negli anni, da questo, sono stati denigrati e attaccati con inaudita ferocia.