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Migranti, Minniti:”Non si fanno sequestri di persona per trattare con l’Ue”

L’ex ministro degli Interni, Marco Minniti, dopo la diffusione dei dati del Viminale in cui si evince che, attraverso il suo operato, gli sbarchi sono diminuiti dell’80% rispetto allo scorso anno, è intervenuto sulla vicenda della nave Diciotti bloccata per cinque giorni al porto di Catania.

Marco Minniti ha dichiarato:

“Una grande democrazia, un paese civile come il nostro, che ha a cuore il proprio nome, non sequestra 177 persone per fare una trattativa politica e diplomatica con l’Europa, una comunità della quale siamo i fondatori e, come tali, dovremmo far sentire forte la nostra voce e non battere i pugni sul tavolo”.

L’ex Ministro degli Interni ha poi palesato la sua “angoscia e dolore nel vedere la nave militare italiana in un porto italiano trattata come straniera“. “Insieme ai 177 migranti – ha dichiarato – c’era un equipaggio con le stellette e non c’e’ nulla di piu’ sacro“. “Quelle persone erano state salvate da una nave militare italiana, non c’è nulla di più sicuro e abile se non le forze militari dello Stato

Inoltre, Minniti ha sferrato un attacco al Vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Interni Matteo Salvini:

“Sapevo che il ministro dell’Interno rappresenta un punto di riferimento e di garanzia, molto piuù ampio di quello rispetto a coloro che lo hanno votato. Ebbene, il ministro non può fare le conferenza stampa dalle sedi di un partito, non può governare una questione così delicata come l’immigrazione con i tweet, non puoò essere angosciato dal fare ogni giorno una diretta facebook”. “E poi tra tweet, social e conferenza stampa, quando fa il ministro dell’Interno vero e proprio?”.

Minniti ha poi concluso dichiarando:

“Non c’è emergenza e non c’è un atto che possa giustificare quest’azione così brutale e tuttavia lo si fa perchè bisogna tenere forte e viva una questione della tensione comunicativa. Si fa propaganda politica sulla pelle delle persone”.