Segnala a Zazoom - Blog Directory

Nadal, 10 volte Principe

Il Maiorchino conquista il decimo titolo nel Principato di Monaco (Il 29esimo Master 1000), battendo il connazionale Ramos-Vinolas 6-3 6-1, in una finale senza storia e confermandosi, sempre più, il miglior giocatore di ogni tempo su questa superficie.

In un torneo in cui tanti erano i pretendenti per la vittoria finale è emerso ancora una volta lui, il giocatore che nell’ultimo decennio ha dominato la terra rossa in lungo e in largo, lasciando solo le briciole ai suoi avversari.
Alla vigilia Nadal partiva sicuramente, e a buona ragione, tra i favoriti, visto il suo inizio di anno estremamente positivo e le finali conquistate agli Australian Open, Acapulco e Miami, dove pur essendo uscito sconfitto aveva chiaramente mostrato segni di una ritrovata brillantezza fisica e, probabilmente, di una fiducia nei propri colpi che da troppo tempo sembrava mancare. Lo stesso mancino di Manacor era conscio che con l’apertura della stagione su terra avrebbe potuto conseguire risultati importanti e non ha deluso le aspettative di quanti attendevano una sua riaffermazione nel Principato.
Il torneo ha fornito alcuni spunti di riflessione, inoltre, su quella che è la condizione degli attuali numeri 1 e 2 del ranking mondiale, ovvero Andy Murray e Novak Djokovic. Entrambi tennisti in difficoltà, per ragioni diverse, che non riescono più ad esprimere la stessa qualità e costanza di rendimento mostrata nell’ultimo lustro. La loro prematura fuoriuscita dal torneo per mano, rispettivamente, di Ramos-Vinolas (finalista del torneo) e di Goffin (sconfitto in semifinale proprio da Nadal) ha spalancato la porta a Rafa per la conquista del titolo e il maiorchino non si è di certo lasciato pregare.

Il cammino di Nadal è stato inesorabile e, se si escludono alcune difficoltà riscontrate nel turno d’esordio contro il britannico Edmund, quasi senza patemi e con picchi di gioco che da tempo lo spagnolo non raggiungeva.
C’è stato il tempo anche per rimandare a settembre Alexander Zverev, un campioncino annunciato, forse il più pronto tra i tennisti della next-gen a fronteggiare i primi dieci del ranking Atp, liquidato da Rafa con un doppio 6-1 che sa di bocciatura severa. Nadal ha poi superato il folletto argentino Schwarztman con un doppio 6-4 e si è presentato in semifinale dove, ad attenderlo, c’era il belga David Goffin, il giustiziere di Djokovic. Una semifinale molto attesa dal pubblico il cui esito, però, si è rivelato a senso unico. A onor del vero la partita era iniziata sotto i migliori auspici dal punto di vista dello spettacolo, con un iniziale equilibrio tra i contendenti ed un livello di gioco entusiasmante. A cambiare le carte in tavola hanno contribuito una svista arbitrale, verificatasi nella fase centrale del primo set, che ha visto il povero Goffin penalizzato, e la non sufficiente solidità mentale di quest’ultimo, non reattivo e pronto a lasciarsi alle spalle l’episodio contestato e riprendere le redini del discorso. Da lì in poi seguirà un monologo del maiorchino che chiuderà il match col risultato di 6-3 6-1.

Nadal, approdato in finale, si è trovato di fronte il mancino Ramos-Vinolas, la vera sorpresa del torneo, alla prima finale in un master 1000 e deciso a conquistare il suo primo titolo nel Principato. Non ci sarà nulla da fare. Nadal chiuderà il match per 6-3 6-1 in 76 minuti, in una finale che non ha mai lasciato dubbi su quello che sarebbe stato l’esito conclusivo e che ha visto Rafa incrementare ulteriormente la sua striscia vincente in finale contro i connazionali (15 successi su altrettante finali disputate). Il re della terra è tornato ed ha lanciato a tutti un messaggio: è lui, anche quest’anno, l’uomo da battere sul rosso. Ed ora, dopo il decimo successo a Montecarlo, Nadal proverà a raggiungere la decima corona anche nell’Atp di Barcellona (torneo di casa) e a Parigi, al Roland Garros. La caccia ad un record storico è aperta, gli avversari sono avvisati.