Segnala a Zazoom - Blog Directory

Napoli, Milik: “Spero di tornare in primavera”

“Voglio tornare il più presto possibile, ma senza accelerare i tempi. Ho una carriera davanti e ciò che sto perdendo in questo periodo lo recupererò in seguito. Tornerò in campo quando sarò al 100%. Spero in primavera”. Lo ha detto l’attaccante del Napoli Arek Milik in un’intervista al portale polacco SportoweFakty.

Milik ha raccontato le sue emozioni dopo la rottura del crociato in nazionale: “Quando ho saputo la diagnosi, ho pianto. I primi giorni sono stati difficili, ero depresso, anche perché è il mio primo infortunio grave. Ma ho dovuto reagire. Mi hanno aiutato molto i tifosi inviandomi tantissimi messaggi”.

Il polacco ha spiegato il suo percorso di riabilitazione: “Non è una corsa contro il tempo- ha detto – mi alleno due volte al giorno, poi faccio cyclette, piscina e altri esercizi per rinforzare i muscoli. Tutto sta andando secondo i piani”. Milik ha parlato anche della città e del rapporto con i tifosi: “L’affetto dei tifosi – ha detto – è stupendo, ma non mi sento una stella della squadra. C’è chi è da più tempo di me nel Napoli ed io devo ancora diventare un giocatore migliore, crescere. “Non giro molto, qui il calcio è una religione ed è difficile muoversi, se voglio fare shopping lo devo fare al mattino, altrimenti scelgo posti in cui ci sono poche persone. Tutti mi chiedono foto, autografi: naturalmente è bello, ma a volte c’è bisogno di prendersi una pausa dal caos e dalla frenesia. Una volta due scooter mi hanno inseguito per cinque chilometri. Ad un semaforo hanno bussato al finestrino e mi hanno chiesto un autografo. Avevo paura volessero altro. I compagni di squadra, nello spogliatoio, mi hanno sconsigliato di indossare orologi costosi. Non mi è mai successo nulla, ma certe situazioni è meglio evitarle. I tifosi hanno insistito per regalarmi la mia statuina a San Gregorio Armeno e i giocatori spesso non pagano nei ristoranti. Io avrò pagato al massimo due volte su dieci”. Ultimo passaggio sulla città arriva alla domanda del giornalista su Napoli città sporca: “Ci sono i pro e i contro – ha detto Milik – ad Amsterdam i giorni di sole li contavi sulle dita di una mano. Qui è diverso”.