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Northwest Division, le stelle dell’Est si sono trasferite qua

Paul George, Jimmy Butler, 'Melo Anthony e Paul Millsap hanno cambiato casa. Tutti nuovi inquilini della Northwest Division.

Durante l’estate, la Northwest division ha subito una vera e propria infusione di talento proveniente da Est: beneficiarie Minnesota, Denver e soprattutto OKC. Quasi immobile Portland, sfortunata Utah: l’unico giocatore Nba di rilievo ad aver lasciato l’Ovest per andare ad Est è stato Gordon Hayward, direzione Boston.

Minnesota T’Wolves: Tom Thibodeau grande coach, Tom Thibodeau uomo ossessionato dalla pallacanestro, ora anche Tom Thibodeau grande executive Nba. Se Doc Rivers ha mostrato tutte le storture del doppio ruolo Coach/Gm, Tom Thibodeau al contrario ne ha mostrato tutti i potenziali pregi plasmandosi quest’estate, entro i limiti del possibile, una squadra su misura. L’idea guida è stata quella di costruire attorno a Towns&Wiggins, aggiungendo loro un più maturo talento di prima fascia Nba già noto eccome a coach Thibodeau: Jimmy Butler. Così la notte del draft Kris Dunn, Zach LaVine e la scelta numero 7 del draft nelle sembianze del finnico Lauri Markkanen hanno fatto le valigie destinazione Chicago mentre Jimmy B. e la numero 16 del draft nelle sembianze del centro da Creighton University Justin Patton facevano il viaggio direzione Minneapolis per unirsi alla truppa di coach Thibs. Il passo successivo è stata poi la cessione del playmaker titolare Ricky Rubio ai Jazz in cambio di una first rounder (segnatamente, quella dei Thunder nel 2018) e la sua sostituzione nella tolda di comando del quintetto con Jeff Teague (contratto da 19 milioni l’anno per i prossimi 3 anni). Da tenere a mente, non è una vera squadra di Thibodeau se non c’è nei paraggi l’ala forte in assoluta preferita dal coach: Taj Gibson. Difatti, biennale da 28 milioni complessivi per la nuova guardia del corpo di Towns: letteralmente, il compito principale di Gibson sarà quello di ripulire gli errori difensivi dell’acerbo ma già fortissimo super lungo di Minnesota. Dopo un veterano come Gibson, firmato un altro capitano di mille battaglie Nba: Jamal Crawford. Biennale da 9 milioni complessivi, un buon affare. Firmato pure il mini-play Aaron Brooks, che contenderà a Tyus Jones i minuti da back-up dietro Teague. Infine, dopo un’estate di tira-e-molla, rifirmato lo swingman Shabazz Muhammad all’irrisorio costo di un milione e mezzo di dollari. Altro buon affare del coach/executive. Depth chart: Teague, Wiggins, Butler, Gibson, Towns; Brooks/Jones, Crawford, Muhammad, Bjelica, Dieng. Giocatore barometro: Karl-Anthony Towns: 2016/2017, 25 pts, 12.3 reb, 2.7 ast, 1.3 blk, 36,7% da tre punti.

Northwest Division minutiae (1): Andrew Wiggins, uno dei giocatori più polarizzanti tra gli appassionati Nba, dovrebbe firmare un quinquennale dal valore di 148 milioni di dollari complessivi. La deadline per farlo è il 16 ottobre. Il 17, infatti, inizia la regular season.

Utah Jazz: la vera delusa della Northwest Division e forse della Nba tutta. Squadra e ambiente tramortiti dall’addio di Gordon Hayward destinazione Celtics. Per intenderci, queste le statistiche di Hayward nel 2016/2017: 21.9 pts, 5.4 reb, 3.5 ast, tirando il 47% dal campo e il 39.8% da tre punti su 5.1 tentativi. Boom. Andato via pure George Hill, portandosi appresso oltre a qualche infortunio di troppo i suoi 16.9 pts e 4.2 ast di media con annesso 40,3% dalla lunga distanza su 4.8 tentativi a partita. A sostituire Hill è, come noto, arrivato nello Utah il play spagnolo Ricky Rubio: passatore fantastico (41.3! di AST Ratio), in questo superiore a Hill e inferiore a pochi ma zavorrato da sempre dalla sua strutturale mancanza di pericolosità perimetrale, nell’ultima stagione appena il 30,6% dalla lunga. Chi è, invece, rimasto ai Jazz è l’ala piccola australiana Joe Ingles, autore di una stagione impressionante sul perimetro sia per quanto riguarda la difesa uno-contro-uno che per quanto riguarda la precisione balistica: 44,1% da tre punti su di un volume di 3.4 tentativi a partita in giusto 24 minuti di media. Prestazioni e medie valse al neo-trentenne Ingles un quadriennale da 50 milioni di dollari complessivi. Buon appetito, Joe. Ad arricchire la rotazione dei Jazz sono, inoltre, arrivati: lo swingman Thabo Sefolosha (biennale da circa 10 milioni complessivi, ma il secondo anno non è garantito), il 4 tiratore Jonas Jerebko (biennale da circa 8 milioni complessivi, ma il secondo anno non è garantito) e il lungo Ekpe Udoh, miglior lungo dell’ultima Eurolega vinta dal suo Fenerbahçe che torna in Nba firmando un biennale da circa 6.5 milioni di dollari complessivi (anche qui secondo anno non garantito). Grande attesa per il rookie Donovan Mitchell, scelto alla numero 13 e potenziale steal of the draft. Ci sarebbe pure Alec Burks, finalmente sano. Depth chart: Rubio, Hood, Ingles, Favors, Gobert(!); Exum, Mitchell, Sefolosha, (Iso Joe) Johnson, Udoh; + Burks, Jerebko, Bradley. Giocatore barometro: Rodney Hood– senza Hayward, tocca a lui caricarsi i Jazz.

Northwest Division minutiae (2): e se alla fine a guidare la riscossa dei Jazz nel post-Hayward fosse il forgotten man Dante Exum? Impossibile? Possibile? Probabile? Senza senso? (…col senno di poi..)

Denver Nuggets: la squadra che piace alla gente che piace, non solo nella Northwest Division ma in generale in giro per la lega. La spiegazione è nel trio Jokic-Millsap-Harris: tre giocatori il cui indubbio valore si riflette ancor di più e ancor meglio nelle c.d. statistiche avanzate. Quanto a Jokic, con il lungo serbo a guidare il quintetto titolare di Denver, i Nuggets hanno segnato  una media di quasi 118 punti per 100 possessi, una media statisticamente buona ad eclissare finanche l’attacco monstre dei G.S. WarriorsQuanto a Millsap, sono anni che il lungo di Lousiana Tech University ancora alcune delle migliori difese Nba, mettendoci davvero tanto del suo come nell’ultima stagione ad Atlanta, con gli Hawks quarta miglior difesa dell’intera lega; ancora meglio l’anno prima, stagione 2015/2016 con gli Hawks seconda miglior difesa della lega, in cui Millsap ha fatto registrare un mostruoso 6.0 di DWS (Defensive Win Shares) e un quasi altrettanto mostruoso 4.2 di DBPM (Defensive Box Plus/Minus). Quanto a Harris, l’ultima stagione- al terzo anno nella lega- all’età di anni 22, la guardia tiratrice di Denver ha lasciato giù 14.9 pts, 3.1 reb, 2.9 ast, 1.2 stl, tirando il 50,2% dal campo, il 42% da 3 punti su ben 4.5 tentativi di media a partita e facendo registrare un TS% di 61.1(!) ed un EFG% di 58.6. Oltre a Millsap, sul mercato estivo, poco altro per Denver: il 4 tiratore Tyler Lydon da Syracuse University e l’ala forte Trey Lyles, reduce da un deludente biennio in maglia Jazz. Per Plumlee, triennale a 41 milioni. Depth chart: Nelson, Harris, Chandler, Millsap, Jokic; Mudiay, Murray, Barton, Juan Hernangomez, Plumlee; + Faried, Lydon, Arthur, Lyles. Giocatore barometro: Paul Millsap: le sue ginocchia = la stagione dei Nuggets.

Northwest Division minutiae (3): Joker, il padre.
Northwest Division minutiae (4): Joker, il figlio.

Portland Trail Blazers: la più quieta della Northwest Division. Volendo, anche la più immobile. A farla breve, fuori Crabbe, dentro Collins e Swanigan. Per meglio dire: fuori non Crabbe, notevole tiratore da dietro l’arco, bensì il suo crasso contratto; dentro Zach Collins, scelta numero 10 del draft 2017, centro da Gonzaga University, grezzo di sicuro ma ancor più sicuramente dotato di un notevole potenziale per diventare da qui a 3-4 anni un brillante two-way center Nba; oltre a Collins, dentro pure Caleb Swanigan, scelta numero 26 del draft 2017, prodotto di Purdue University, ala grande/small ball center che tra mano educata dal perimetro e capacità di andare a rimbalzo nonostante la relativa altezza per il ruolo parrebbe progettare bene come prototipico mini-centro da secondo quintetto- un Mo Speights un po’ meno alto sarebbe una comparazione attendibile? Depth chart: Lillard, McCollum, Harkless, Aminu, Nurkic; Napier, (Turner), Turner, Vonleh, Meyers Leonard; + Swanigan, Collins, Layman. Giocatore barometro: Jusuf ‘the bosnian beast’ Nurkic- il nativo di Tuzla è realmente una potenziale bestia Nba, nel senso migliore del termine; potenziale però rimasto sino ad ora in parte sottotraccia, causa alcuni atteggiamenti un po’ troppo cocky e cosa onestamente ben più significativa alcuni reiterati problemi fisici che ne hanno fin qui minato la continuità ad alto livello; dovesse però giocare qualcosa come 72-74 partite sostenuto da un’adeguata salute e fisicità, beh allora la stagione dei Trail Blazers potrebbe assumere ben più soddisfacenti traiettorie. Fear the Nurkic, fear the bosnian bear.

Northwest Division minutiae (5): the bosnian bear, the father.
Northwest Division minutiae (6): the bosnian bear, the son.

Oklahoma City Thunder:  Dopo che l’ultima postseason aveva chiaramente esposto quanto inadeguato fosse il supporting cast di contorno a Westbrook (ma poi, tutta colpa dell’inadeguatezza di Oladipo e soci oppure no? magari lo stile di gioco di Westbrook, per quanto unico e straordinario, rende difficile le cosa ad alcune tipologie di compagni, in particolare se questi compagni non sono detentori di un talento individuale particolarmente spiccato…), il plenipotenziario di casa Thunder Sam Presti ha pensato a come porre rimedio al fine di rendere la squadra più competitiva e Russ più felice di giocarci. Obiettivamente, missione compiuta. Per quanto non sia il modo più corretto di procedere, è parecchio esplicativo mettere a confronto il quintetto che ha iniziato la stagione per i Thunder 2016/2017 con quello che nel giro di dieci giorni inizierà invece la stagione 2017/2018Westbrook, Oladipo, Roberson, Domantas Sabonis, Adams VS Westbrook, Roberson, Paul George, ‘Melo Anthony, Adams. Più chiaro di così: si passa da una mega-stella e quattro comprimari ad una nuova versione con in sostanza una mega-stella (Russ), una grossa stella accanto a lei (P.G.), una ex stella che potrebbe in un nuovo contesto e con diverse mansioni ritrovare una parte della magia di un tempo (‘Melo) e due comprimari dalle spiccate doti difensive (Roberson&Adams) cui il nuovo impianto di gioco dovrebbe consentire di giocare maggiormente secondo quelle che sono le loro capacità. In aggiunta, un sinceramente affidabile lungo di riserva come Patterson. Certo Paul George a fine anno sarà free-agent e potrà liberamente decidere di portare i suoi talenti altrove, intanto però si sparerà una stagione in comune con Russ e ‘Melo e chissà che la cosa non gli piaccia un bel po’. A chiudere questo primo estivo cerchio in casa Thunder, il faraonico rinnovo del capo squadra Westbrook con un quinquennale da 205 milioni di dollari che entrerà in vigore al termine della stagione che sta per iniziare. Depth chart: Westbrook, Roberson, George, Anthony, Adams; Felton, Abrines, (Abrines), Patterson, (Patterson); + Grant, Ferguson (rookie), Huestis, Collison. Giocatore barometro: Carmelo Anthony: se tira facciamo il 39% dalla lunga su un po’ più di 6 tentativi a partita, good things are happening for Presti’s boys. 

Northwest Division minutiae (7): the Russ.
Northwest Division minutiae (8): Sam Presti, l’architetto.