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Potere e silenzio: Il binomio inscindibile dei giovani boss Amato-Pagano

Potere e silenzio, silenzio e potere: È questo il binomio dei giovani ras della camorra napoletana. I nomi cambiano ma i cognomi restano gli stessi perché la legge dettata dallo zio, secondo la quale il clan deve rimanere nelle mani della famiglia, va rispettata.

Poco più che adolescenti ma già a capo di grossi imperi criminali: sono  i nuovi capofamiglia degli Amato-Pagano, la cosca nata dal sangue della scissione del clan Di Lauro di Secondigliano.

A riferirlo sono gli stessi investigatori che, negli ultimi anni, hanno rilevato come le redini del clan siano state affidate ai figli e ai nipoti  dei vecchi boss che ebbero, a loro tempo, “il coraggio” di ribellarsi a Ciruzzo ‘o milionario e di creare un nuovo sodalizio. Un chiaro esempio di questa nuova generazione di baby boss, è il figlio del defunto boss Pietro Amato e Rosaria Pagano, tratto in arresto lo scorso maggio con l’accusa di essere il mandante di due omicidi, quello di Alessandro Laperuta e quello di Mohammed Nouvo.
Il baby boss del cartello Amato-Pagano, all’epoca dei fatti, aveva 15 anni e un destino segnato dalla storia della sua famiglia. Proprio come il figlio di zio MimìDomenico Antonio Pagano– che secondo quanto emerso dalle recenti attività investigative, al momento controllerebbe  una grossa fetta degli affari di famiglia. Dai loro genitori e dai loro zii, i nuovi ras avrebbero ereditato, oltre all’impero criminale, anche i contatti con i trafficanti stranieri, contatti che gli consentirebbero di portare avanti l’attività di spaccio nell’Area Nord di Napoli. Gli Amato-Pagano infatti, nonostante abbiano perduto il monopolio assoluto della vendita di sostanze stupefacenti, sono ancora considerati i principali narcos campani, capaci di organizzare e gestire l’acquisto di grosse partite di stupefacenti.
Con la generazione però, cambia anche la strategia criminale. I nuovi ras degli Amato-Pagano infatti, a differenza dei loro predecessori, pare prediligano il “profilo basso”. Strategia questa che ha consentito al vecchio boss Paolo Di Lauro -prima amico poi rivale degli Amato-Pagano–  di regnare incontrastato per oltre 20 anni.