Segnala a Zazoom - Blog Directory

Primarie PD, Matteo Renzi: “Ci giochiamo la nostra sopravvivenza”.

Matteo Renzi lancia l’offensiva interna in modo tale da assicurarsi candidature ultra renziane.

Proprio nelle ore decisive per le liste congressuali, Matteo Renzi traccia le linee guida rivolte al Giglio Magico: nessun patto, nemmeno con negli alleati che sostengono la sua mozione.

“Arriveranno momenti difficili, non voglio problemi, le sorprese dalla direzione e dall’ Assemblea Nazionale”.

Poco spazio dunque è concesso a Matteo Orfini e al Ministro Martina, ma in particolar modo, si vuole andare verso un ridimensionamento della corrente di Dario Franceschini. L’intento di Matteo Renzi è quello di avere una squadra compatta che lo sostenga, anche in vista delle prossime amministrative.

“Abbiamo diverse prove da superare. Voglio una squadra compatta”

Secondo alcuni calcoli elaborati da Luca Lotti e Lorenzo Guerini, con il 60% nelle primarie, Matteo Renzi potrà contare sul 45% di renziani in Assemblea, con 430-450 delegati renziani su 1000 in Assemblea.

A Franceschini andranno circa 90 rappresentanti, è i restanti 120 saranno ripartiti equamente tra Orfini e Martina.

All’ex Rottamatore basterà contare sull’appoggio di uno tra Martina o Orfini per assicurarsi il 50%, con 601 membri, per guidare incondizionatamente il Pd, dato che l’Assemblea verrà integrata da 200 membri scelti tra governatori dem, gruppi parlamentari, segretari regionali ed organismi congressuali: tra questi 200, i renziani sfiorerebbero il 45%.

Matteo Renzi sta forzando la mano perché, così come ha spiegato in privato, ci “giochiamo la nostra stessa sopravvivenza”.

Francesco Boccia precisa:

“La verità è che se Matteo prende il 55% ha il controllo dell’Assemblea soltanto grazie a Dario. E comunque rischia sempre che uno dei suoi alleati lo tradisca”.