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Renzi contro il reddito di cittadinanza. La priorità è un’altra…

Matteo Renzi non si accoda al nuovo leitmotiv dell’agenda politica, ovvero quello del vecchio “salario minimo garantito” (come cantavano i 99 Posse), trasformatosi in reddito di cittadinanza (come propone da anni il M5S) o reddito di dignità (come da qualche giorno propaganda Berlusconi). Per il Segretario dem la priorità è un’altra:

“La priorità del futuro governo di centrosinistra sarà il lavoro. In quattro anni l’Istat fotografa un aumento dei posti di lavoro molto significativo: da 22 a 23 milioni. Ma a noi non basta. Vogliamo aumentare la quantità. E vogliamo soprattutto migliorare la qualità del lavoro, specie dei più giovani. Questa è la mia priorità, questa è la nostra priorità. Perché in troppi dicono che non importa il lavoro, che basta un reddito di cittadinanza, un reddito di dignità”.

E, nel corso dell’intervista al Corriere dell’Umbria, chiarisce meglio questo suo concetto:

“Non scherziamo! Niente assistenzialismo, per favore. Il lavoro è un diritto, ma anche un dovere. E sta alla base della nostra Costituzione non per caso. Il mio auspicio e che questo meraviglioso Paese viva con leggerezza e umanità le tante sfide che avremo davanti”. In sostanza, nel suo intervento per il quotidiano umbro, Matteo Renzi torna a ribadire i concetti espressi in queste ultime settimane”.