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“Renzi è un disco rotto”

Il Pd deve essere perno di un nuovo governo con una coalizione ampia, inclusiva, plurale. Niente veti neanche per chi ci ha insultati. Il problema non è chi di noi andrà al governo ma vincere. Siamo una squadra.

Matteo Renzi cambia schema e, all’indomani del via libera a una legge elettorale che prevede le coalizioni, assume l’impegno a costruire un’alleanza larga a sinistra ma anche al centro.

Il leader Dem  si riprende la scena della tre giorni di assemblea programmatica del Pd. Rivendica a sé l’iniziativa della costruzione di una coalizione dichiarando alla sinistra di non porre veti. Per ora non fa nomi e cognomi ma indica il campo. Come base per il dialogo detta due condizioni: la sinistra non può «mettere veti sulle realtà che vengono dal centro» e il Pd «non rinuncia alle sue idee». Un passaggio che fa dire a Mdp, con Roberto Speranza, che premesse per il dialogo non ce ne sono:

È un disco rotto, bisogna cambiare radicalmente le politiche sbagliate di questi anni.

Ma è soprattutto al Pd, ai Dario Franceschini, Andrea Orlando, Michele Emiliano seduti in prima fila, che Renzi manda il suo messaggio dal palco di Pietrarsa. Sale con i ministri sul treno Dem, a dimostrare di voler far squadra. Minniti annuisce quando afferma che «conta vincere» non chi avrà la premiership. Rivendica però la leadership quando invoca una campagna elettorale all’attacco, verso il voto che sarà – dice in un annuncio «da capotreno» – a marzo.