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Renzi tira fuori dal cilindro 3 candidati ‘civici’ che cambiano volto al PD

Tre personalità, tre espressioni di impegno civico, tre rappresentanti per tre battaglie diverse ma centrali per Matteo Renzi. Ognuno di loro infatti è portatore di una battaglia di diritti. Battaglia che il candidato Premier PD ha sposato fin da quando era al Governo.

Roberto Burioni, Lucia Annibali e Paolo Siani. Che stanno a significare: lotta alla disinformazione sui vaccini, lotta alla violenza sulle donne e lotta alla camorra. Tre impegni concreti che, attraverso loro, Matteo Renzi vuole assumere.

Burioni, 55 anni, professore ordinario presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, dove è responsabile di un laboratorio di ricerca immunologica.  Il suo primo post su Facebook, scritto dopo che in tv Red Ronnie aveva definito i vaccini «una follia», totalizzò oltre 5 milioni di visualizzazioni. A questo deve la sua notorietà specie sui social network, dove è il primo nemico dei NO VAX. Dovrebbe essere candidato in Lombardia.

Annibali, 40 anni, avvocato, passata tristemente alle cronache perché fu sfregiata da due uomini che la colpirono con l’acido. Il mandante era l’ex fidanzato Luca Varani. Da allora è diventata uno dei simboli della lotta contro la violenza sulle donne. Il presidente Giorgio Napolitano la nominò Cavaliere al Merito della Repubblica italiana. Oggi, lavora a titolo gratuito, al fianco della sottosegretaria Maria Elena Boschi, sulle politiche contro le violenze di genere. Dovrebbe essere candidata nelle Marche, dove è nata.

Siani, 62 anni, pediatra e fratello di Giancarlo, giornalista ucciso dalla camorra 32 anni fa per i suoi articoli contro i clan camorristici. Così come il fratello, anche lui è da sempre in prima linea nella lotta alla camorra.  Siani però tiene a far sapere che il suo impegno sarà al fianco del Pd ma come «indipendente». Dovrebbe essere candidato in uno dei collegi di Napoli.