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Il reportage sul blog di Grillo: “Roma pulita e senza buche”

Roma. Se da un lato, all’estero, la “Pravda” quotidiano che fu del Partito Comunista sovietico – difende Virginia Raggi che lotta contro gli “amici di Carminati”; in Italia, a difendere l’operato di Virginia Raggi, ci pensa Maurizio Alesi, ex consigliere circoscrizionale di Palermo dell’ Idv eletto nel 2012.

Mentre all’estero la “Pravda” – quotidiano che fu del Partito Comunista sovietico -titola letteralmente “Apologia of Virginia Raggi”, difendendo il Sindaco di Roma (“Virginia Raggi ha ancora quattro anni davanti a lei. Sarà un calvario, ma le auguro comunque ‘Buona fortuna’ e di essere forte! E, personalmente, spero che i cittadini romani, quando saranno chiamati nuovamente a votare e a scegliere un nuovo sindaco, possano giudicare con attenzione quello che ha fatto Virginia Raggi, magari tenendo a mente Carminati e i suoi amici politici”); in Italia, a difendere l’operato di Virginia Raggi ci pensa Maurizio Alesi, ex consigliere circoscrizionale di Palermo eletto tra le file dell’Idv nel 2012.

Alesi racconta, attraverso un suo reportage intitolato “Tutta la verità su Roma”, la sua vacanza romana, descrivendo la Capitale come una città perfetta, il cui unico tallone d’Achille sono i bus.

Nel reportage di Maurizio Alesi, ripreso e pubblicato anche sul blog di Grillo, si legge:

“A parte i bus, durante tutto il mio soggiorno, armato di fotocamera ho cercato disperatamente uno scatto, un video da scoop: sacchetti di immondizia in pieno Vaticano, crateri sul manto stradale dei Fori Imperiali, cassonetti stracolmi a Piazza di Spagna: nulla. Le mie foto costrette ad immortalare una città impeccabile, fioriere ovunque, marciapiedi puliti ovunque ti giravi, di buche nemmeno l’ombra e molte strade avevano addirittura il tappetino rifatto da poco. Nessuno mette in dubbio che ci siano le buche a Roma ma dare la rappresentazione di una città-groviera è un’altra cosa. Così come ci sarà pure qualche strada di periferia più trascurata, come avviene in tutte le città del mondo. Ma far leva su singoli casi per massacrare la Capitale è fuorviante. Certo, mi sono detto, qui va tutto bene perché si tratta di strade importanti e frequentate, chissà cosa si troverà dentro quei vicoletti… Macché, una sfortuna nera ha accompagnato per intero la mia vacanza.

Possibile, dicevo, che con tutto lo schifo che ci raccontano su questa città io non riesca a trovare neppure una bottiglia di birra gettata per strada? Ho girato la città da nord a sud, preso una dozzina di linee bus per tutte le direzioni senza trovare una strada al buio, una discarica a cielo aperto, una caditoia otturata. File di cassonetti dell’Ama sempre vuoti e puliti a tutte le ore. Persino in tempi di siccità, col lago di Bracciano “prosciugato” (un altro inganno), le fontanelle continuavano a zampillare un’acqua cristallina. Fu allora che decisi di addentrarmi nelle vie più anonime, quelle dove i turisti non vanno e che neppure i romani conoscono, per trovare finalmente il letamaio di cui parlano in TV. Sono andato di sera per cogliere in flagranza i cassonetti non svuotati e maleodoranti con i sacchetti della monnezza intorno. Niente da fare neppure da quelle parti, dove anzi ho visto in azioni i mezzi dell’Ama che spazzavano e lavavano le strade. Si direbbe che la città è curata in maniera uniforme.

A questo punto ho pensato che non c’era più niente da fare. Dovevo rassegnarmi all’idea che Roma non è come ce la raccontano o come i suoi detrattori vorrebbero che fosse, con il meschino obiettivo di screditare l’attuale amministrazione e buttarla giù per ritornare ai vecchi sistemi. Ma nonostante tutto non mi ero ancora rassegnato al fatto che si potesse costruire scientificamente la rappresentazione di una città in ginocchio, in contrasto con una realtà tutta opposta. Per fortuna i turisti, che conoscono il livello della stampa italiana, non ci credono e invadono Roma da tutti i continenti.

A me non restava che tornarmene a casa senza una foto da spendere per sputtanare la Raggi e questi sprovveduti incapaci che si sono messi in testa di governare le città. È uno schifo: vai a Roma per constatare l’incapacità dei 5stelle e trovi un luogo stupendo, una città civile che sta compiendo il miracolo di far dimenticare decenni di malgoverno, di ruberie e di intrallazzi”.