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Ora critica Salvini ma 3 anni fa titolava:’respingere è umanitario’

In questi giorni la rivista musicale Rolling Stone ha pubblicato una petizione contro Matteo Salvini in virtù della sua decisione di chiudere i porti. Molte sono state le reazioni e molte le critiche piovute addosso al ministro dell’interno.

Critiche che oltre al Rolling Stone non sono state lesinate anche da altri giornali. Tra questi c’è il Foglio che ha scritto parole non proprio favorevoli nei confronti di Salvini. Ma, solo 3 anni fa pubblicava un’intervista dal titolo netto: ‘Respingere è umanitario’

Si tratta dell’intervista, pubblicata il 30 aprile del 2015, ad Andrew James Molan, detto Jim, generale in pensione dell’esercito australiano, e nel sottotitolo – per chiarire l’argomento -scriveva:

“Parla il generale che ha ideato per il governo australiano una strategia muscolare anti barconi illegali di immigrati. Ha funzionato: zero morti in mare e flusso dall’Asia bloccato. “L’Europa può imitarci”, ci dice Molan”

Non può passare inosservato ciò che lo stesso Molan, 3 anni fa, sosteneva sul Foglio:

“I primi respingimenti hanno funzionato come un deterrente potentissimo, amplificato da passaparola e media. Queste persone tornavano alle coste da cui erano partite, o finivano a Nauru e in Papua Nuova Guinea, infuriate con gli scafisti che gli avevano mentito promettendogli l’Australia. Inoltre, da quando questo governo è in carica, non c’è stato più un immigrato morto nelle acque del nostro paese. Penso sia l’obiettivo umanitario più importante che abbiamo raggiunto. Oggi si può dire che il governo australiano non lavora più su commissione degli scafisti, offrendo un ‘servizio taxi’ a criminali cui prima bastava lanciare un Sos a qualche chilometro dalla costa per incassare diecimila dollari da ogni singolo malcapitato passeggero. Gli scafisti, invece, sono ancora i principali autori delle politiche migratorie europee”.