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Tennis, Roland Garros: Conclusa la prima settimana dello Slam parigino

Tante conferme e qualche sorpresa nella prima fase del torneo su terra rossa più prestigioso al mondo: I Big si presentano ai quarti di finale e sono pronti a contendere il titolo al favoritissimo Rafael Nadal.

Non mi sbilancio di certo indicando nello spagnolo il favorito per la vittoria finale. I risultati conseguiti nell’ultimo mese parlano chiaro, così come il gioco che sta esprimendo.
Rafa, nei match sino ad ora disputati, ha concesso ai suoi avversari appena 20 game: l’uomo da battere è sempre lui, ma gli avversari a questo giro sono davvero determinati.

Cerchiamo di mettere un po’ d’ordine. Ribadito e scandito il nome del primo contendente
non dobbiamo dimenticare che quest’edizione del torneo parigino incarnava le speranze di rivalsa degli attuali numeri 1 e 2 del ranking mondiale: Andy Murray e Novak Djokovic.

Il primo, dopo l’infortunio al gomito e il rientro nel circuito, ancora sembrava non aver ritrovato la migliore condizione e fiducia nel proprio tennis. Una situazione precaria certificata anche da risultati non proprio brillanti: brutte sconfitte nelle scorse settimane e prestazioni troppo sotto tono.
D’altronde infortuni di tale tipologia possono essere a dir poco destabilizzanti e la guarigione dal punto di vista clinico non sempre coincide con il superamento di alcune difficoltà esecutive di natura sia tecnica che psicologica (si domandi al buon Del Potro, il quale gioca praticamente senza rovescio come conseguenza di svariate disavventure e traumi al polso).
I fan di Andy possono tornare a sperare: Il Murray visto nella prima parte del torneo francese è tornato a vincere e in parte a convincere. Ottime le vittorie riportate proprio contro il succitato Del Potro e contro il talentino russo Karen Khachanov (il nuovo Safin, per alcuni), una delle sorprese dell’Open di Francia.

Murray fa la voce grossa, Khachanov non pare molto intimorito (poi, però, le ha prese).

L’avversario dello scozzese nei quarti sarà Kei Nishikori, testa di serie numero 8.
Il match si prospetta equilibrato e combattuto, ma vedo Murray in netta ripresa e favorito per l’accesso alla semifinale.

Diverso è il discorso per Novak Djokovic, il quale ha dato importanti segnali di una ritrovata ” fame di vittoria ” già durante gli Internazionali d’Italia. Pur non incantando per la qualità del gioco espresso in quel di Parigi, il serbo è riuscito ad accedere alla programmazione della seconda settimana, seppur con alcune difficoltà: mi riferisco all’ incontro con il folletto argentino Schwartzman, portato a casa da Nole al quinto set al termine di una durissima battaglia.

Nel turno successivo non ha avuto difficoltà a sbarazzarsi di Ramos-Vinolas e ad approdare ai quarti, ove ad attenderlo troverà Dominic Thiem, per una rivincita che giunge a pochissima distanza dalla dura lezione che il serbo gli ha impartito a Roma.
Sarà una partita tutta da vivere e nella quale è facile immaginare che l’austriaco farà il possibile per cancellare il ricordo di quella brutta figura rimediata non molti giorni fa. Troppo presto, invece, per potersi lanciare in commenti e speculazioni circa la fruttuosità, sul piano tecnico, della collaborazione appena instauratasi tra il campione di Belgrado e André Agassi. L’unico dato che si può trarre al momento è che la presenza sugli spalti dell’ ex campione sembra aver conferito una maggiore tranquillità psicologica a Nole, il quale appare più rilassato e meno tendente a lanciare quelle occhiatacce verso il proprio angolo cui ci aveva abituato nell’ultimo periodo, quando le cose non stavano andando proprio alla grande, per così dire.

Coach al lavoro. Agassi consiglia una nuova strategia: Ballare l’Aserejè ai cambi campo, come tattica distrattiva. Nole non appare convintissimo.

Gli altri due quarti vedono impegnati Stan Wawrinka e Marin Cilic; Rafael Nadal contro il connazionale Pablo Carreno Busta. Entrambi i match vedono, a mio avviso, un chiaro favorito. Sul derby spagnolo non mi sento di lasciare alcuna chance al giovane Carreno che, pur avendo mostrato segnali di un miglioramento esponenziale nell’ultimo periodo, non ha alcuna freccia al suo arco per cercare di erodere le certezze di un Nadal troppo in palla e troppo centrato.

Per quanto riguarda lo scontro tra lo svizzero e il croato, certamente sarà caratterizzato da un maggior equilibrio, ma Stan su questi campi si esalta. Quando raggiunge la seconda settimana di competizioni così importanti riesce ad alzare ulteriormente il livello del proprio gioco e risulta una vera e propria mina vagante, in grado di causare problemi a chiunque. Difficile dunque, molto difficile, che Cilic riesca ad arginare la potenza mostruosa sprigionata dai colpi di Wawrinka e a portare a casa l’incontro.

Presentati i quarti mi sembra giusto spendere due parole per l’eliminazione a sorpresa, al primo turno, di Alexander Zverev. Il fresco campione degli Internazionali d’Italia si fa sorprendere da un’ottima versione di Fernando Verdasco, il quale riesce ad avere la meglio in quattro set in una partita spalmata su due giorni, causa interruzione per oscurità. Lo spagnolo ha sicuramente tratto vantaggio dalla sospensione, se non altro per ragioni prettamente anagrafiche (ci sono 14 anni di differenza tra i due), ma Sascha non è riuscito, forse, a gestire la pressione derivata dall’essere considerato tra i favoriti o comunque tra quelli che avrebbero potuto dire la loro nell’edizione 2017 del Roland Garros. Il tempo è dalla sua parte, naturalmente, ma è stata una fuoriuscita prematura difficile da pronosticare.

Tutto è pronto, dunque, per una seconda settimana appassionante e all’insegna del gran tennis. Oggi in campo, nel pomeriggio, Djokovic/Thiem e Nadal/Carreno Busta; mercoledí sará il turno di Murray/Nishikori e Wawrinka/Cilic. Prossimo aggiornamento alla conclusione del torneo. Stay Tuned!