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Vince il Napoli, tutti a cena da Luca – Inter Napoli 0 – 1

Un piccolo scoglio granata riesce ad arginare il mare bianconero. Detesto la Juventus ma prima di parlare dell’amato bene (il Napoli) è più forte di me: voto 10 a Bonucci, difensore tra i più forti al mondo, che accompagna il figlioletto, in maglietta granata, a vedere la partita del Torino.

Come possa il figlio di un calciatore juventino tifare per il Toro è uno dei misteri che rende affascinante il mondo del pallone. Ma è uno dei pochi episodi da libro cuore nel turno di campionato in cui Muntari, praticamente, si auto espelle: litiga con l’arbitro perché non interviene su cori razzisti e per lui è cartellino rosso. Ma non ho dimenticato che il Napoli, ieri, ha vinto a Milano contro l’Inter.

Chi la domenica gioca le famose “bollette” sta ancora imprecando. Il gol vincente di Callejon, il Crotone che pareggia col Milan, il Palermo che rinvia la propria retrocessione battendo la Fiorentina a Firenze, l’Atalanta che pareggia con la Juve. Se qualcuno le ha indovinate tutte, il banco è sicuramente saltato per aria. Non aggiungo la vittoria laziale nel derby romano perché, almeno io, non la giudico una sorpresa.

Le dichiarazioni di Spalletti (“Se non vinco almeno un trofeo, vado via”), i malumori di Totti che gioca pochissimo e non vuol saperne di appendere le scarpette al chiodo, preannunciavano il crollo della Roma. Come gli statistici insegnano, nelle ultime cinque giornate di campionato può davvero succedere di tutto. Massimiliano Allegri è molto saggio quando dichiara:

“Non abbiamo vinto ancora nulla”.

Certo, dal “triplete” al nulla il salto è quasi impossibile, ma tutti sanno che “partita finita quando arbitro fischia.

Il Napoli, ormai, gioca a memoria. E’ una squadra che, con pochissimi innesti di grande qualità può competere a tutti i livelli. Se nessuno dei big parte. Ecco il punto. Riusciranno i nostri eroi a non farsi tentare da tanti soldini promessi da sirene quasi sempre straniere? Insigne è napoletano di Frattamaggiore e ha scelto di restare. Ma Mertens e gli altri? Siamo tutti d’accordo che questa Juve senza Higuain sarebbe alla pari con questo Napoli più Higuain (della serie: “L’importante è togliere il campione all’avversario, non farlo giocare nella tua squadra”). La partita a scacchi, purtroppo, la vincono sempre, contro di noi.

Ma oggi è 1 maggio. Solidarietà a chi è senza lavoro e, se mi consentite, un grandissimo applauso a Luca di “La Lucciola e Luca”, ad Acciaroli (Pollica, provincia di Salerno). Luca è l’ex chef della “Vecchia America” (che purtroppo ha chiuso). Ieri si è esibito in un tonno scottato con sesamo e pistacchio, su letto di scarole, che mi ha fatto commuovere quasi come il gol dell’ottimo Jose. Non mi dilungo sulla altre portate ma suggerisco ad Aurelio de Laurentiis di dare spazio a tutti i giovani talenti campani e, magari, di organizzare da Luca la cena di fine stagione, magari per brindare all’ingresso diretto in champions. Dimenticavo: ieri ero a cena con Pierluigi, tifoso romanista. Per tutto il resto c’è masterchef. Sempre forza Napoli.

Giuseppe Pedersoli