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Di Maio e i problemi con la Storia: la nuova gaffe su Cesare Battisti

Due indizi fanno una prova: sulla storia contemporanea Luigi Di Maio dovrebbe rispolverare qualche ben noto manuale. Questa volta è toccato alla stagione delle strage in Italia: uno dei capitoli più tristi ed oscuri della nostra storia.

In particolare Di Maio riesce nell’impresa di accomunare questo periodo con la figura di  Cesare Battisti: anche lui tristemente noto ma per fatti che non rientrano nello “stragismo”. Battisti è stato condannato per gravissimi reati, tra i quali quattro omicidi, ma sono crimini differenti dalle stragi di matrice neofascista commesse in Italia. Ecco quanto detto dal vicepresidente della Camera dopo la notizia dell’arresto dell’ex appartenente a  Proletari Armati per il Comunismo, bloccato dalla polizia stradale brasiliana mentre fuggiva in Bolivia:

Sono anni che le famiglie delle vittime chiedono giustizia, così come a chiedere giustizia è l’Italia intera, profondamente ferita dagli anni dello stragismo. Ora non si perda altro tempo, il governo si adoperi con ogni mezzo affinché Battisti, tutt’ora latitante, sconti la sua pena nel nostro paese

Il problema è che  i crimini commessi da Battista sono differenti dalle stragi di matrice neofascista commesse in Italia, a cominciare dall’attentato terroristico del ’69 in piazza Fontana a Milano fino alla bomba alla stazione di Bologna nel 1980. . Non è la prima volta che Di Maio scivola sulla storia della seconda metà del 900, come già successo nel noto precedente sul dittatore cileno Pinochet, associato al Venezuela.