Segnala a Zazoom - Blog Directory

Basket Italia: il ritorno (bolognese) di Alessandro Gentile

Pare che Bologna sia la città giusta per lui. Merito di Ramagli o di Coliandro?

Venerdì 24 novembre la nazionale italiana di basket riparte dal PalaRuffini di Torino in una gara contro la Romania valevole per il girone D di qualificazione al mondiale in Cina del 2019. Nel girone anche Croazia e Paesi Bassi. Assenti i due italiani d’America, incerti quelli di Eurolega, il neo coach azzurro Meo Sacchetti si affida ad un gradito ritorno: un rigenerato Alessandro Gentile, maglia Virtus numero 0.

Data la situazione, diciamo così, difficile del basket italiano l’unica cosa di cui si parla volentieri da qualche settimana a questa parte è il comeback tour di Alessandro Gentile. 25 anni da compiere il prossimo 12 novembre, nato a Maddaloni in provincia di Caserta, poi trapiantatosi a Milano da capitano dell’unica squadra italiana dal budget competitivo a livello europeo grazie agli schei (lo so lo so, è un termine veneto non milanese ma del resto hanno appena votato lo stesso referendum nelle due regioni, quindi…) del patron e sponsor Giorgio Armani, ora residente a Bologna sponda Virtus nelle gloriose V-Nere che un tempo non lontano incantarono l’Europa del basket con Manu Ginobili, Le Roi Rigaudeau, Matjaz Smodis e compagnia bella. Bella davvero, quella compagnia che allora girava per l’Italia dei canestri. Dicevamo di Alessandro, il quale reduce da una disastrata stagione (divisa in porzioni non eguali tra Milano, Atene e Gerusalemme) che ha segnato il punto più basso di una carriera ancora giovane, si sta adesso riprendendo progressivamente minuti impatto e reputazione da prima punta offensiva nella squadra allenata da coach Alessandro Ramagli. Dunque, un giovane uomo- emotivo e sanguigno- in cerca di riscatto nella più nobile delle tante, purtroppo, nobili decadute della pallacanestro italiana- la borghese Virtus della (un tempo) rossa Bologna: un matrimonio dalle premesse intriganti. Dal teorico intrigo alla realtà fattuale: il matrimonio è stato sin qui un successo per ambo le parti.

Nelle cinque partite sin qui disputate dalla Virtus (3 vittorie, 2 sconfitte e un buon basket complessivo) queste le medie di Alessandro Gentile: 18.6 punti, 8.8 rimbalzi, 3.4 assist, 2.2 palle recuperate, 0.8 stoppate date, tirando il 52,8% da due punti su ben 14.4 tentativi di media a partita e il 58,3% dalla lunetta. Di negativo c’è la sostanziale assenza di tiro da 3 punti: appena 8 triple tentate in cinque partite e di queste 8 soltanto una è andata effettivamente a bersaglio. Il problema, a monte, è una meccanica di tiro artificiale e spezzettata che non consente parabola al tiro in sospensione e che incide negativamente anche sulle percentuali ai liberi- come visto sopra, un non encomiabile 60% scarso dalla linea del tiro libero. Ci sarebbe poi la questione del ruolo che sarà interessante vedersi dipanare soprattutto in nazionale: nonostante le schede tecniche riguardanti Alessandro Gentile continuino ad indicarlo come una guardia-ala di 2 metri, le statistiche e lo stile di gioco- condizionato dalla sua ritrosia/inabilità al tiro dalla lunga- rendono il talento di Maddaloni un prototipico 4 small ball di ultima generazione. Certo, sarebbe meglio se almeno una parvenza di tiro da 3 tornasse a fare capolino nel repertorio offensivo dell’azzurro, ma in attesa che ciò accada è bene che il giocatore venga usato per quelli che sono i suoi punti di forza, vale a dire sfruttare il suo fisico da rugbista per portare avversari più piccoli in post-basso magari dopo aver forzato un cambio nella difesa avversaria e il suo atletismo in uno contro uno contro giocatori meno mobili e dinamici; prendere gli avversari di infilata e segnare tagliando sistematicamente lungo la linea di fondo in modo da ritrovarsi nei pressi del canestro e da lì far valere il suo innegabile vantaggio fisico-atletico e la sua abilità a finire nel traffico nonostante il contatto portato dalla difesa. Sarà dunque compito del nuovo selezionatore azzurro Meo Sacchetti trovare la chiave tecnica adatta ad impiegare Gentile nel modo più efficace a partire dalle sfide contro Romania e Croazia. Per ora, Gentile sembra sulla buona strada per rendere se stesso di nuovo felice sotto il profilo sportivo. A Bologna sponda Virtus sono soddisfatti dell’investimento fatto. Speriamo che la soddisfazione possa, a buona ragione, contagiare tutti i tifosi di basket sparsi per la nostra penisola. Dita incrociate.