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Inter è crisi, brutta e senz’anima

Inter che scende in campo senza identità e dopo 10 minuti prende il primo goal. Masiello stacca in area e mette dentro con la complicità della retroguardia interista praticamente assente. Ed è con questa stessa tensione agonistica, la stessa della Svizzera durante un conflitto mondiale, che l’Inter disputa il suo secondo tempo.
L’Atalanta ha il pallino del gioco, quando vuole sfonda sugli esterni anche perché sia Santon che Nagatomo farebbero la panchina in serie B. I milanesi non sono capaci di proporre alcuna trama offensiva, con Icardi troppo solo in attacco e Brozovic che sbaglia tutte le palle che tocca, permettendo a Kurtic e Kessie di giganteggiare a centrocampo.
Si rientra in campo e dopo 5 minuti Eder scarica tutta la sua rabbia da una punizione a due. Brozovic tocca e lui sfonda la porta da 30 metri
Poi è solo Atalanta con Handanovic che para due volte su colpi di testa ravvicinati. Al 24° il primo cross riuscito di Ansaldi, subentrato a Nagatomo, Berisha interviene agevolmente.
Panta rei fino ai minuti finali, quando, al minuto 86, Santon fa la sua solita stupidaggine di giornata, atterra Kessie in area e regala un rigore all’Atalanta. Pinilla sul dischetto non sbaglia e i bergamaschi si portano in vantaggio.
La sconfitta ha un solo colpevole: l’allenatore De Boer che lascia colpevolmente Banega in panchina e dopo 9 partite non ha ancora dato un sistema di gioco alla squadra. Prima va via da Milano e meglio è per l’Inter, a meno che non le vinca tutte dalla prossima fino a Natale…