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Morris+Wall per i Wizards. Nikola Jokic fa 40…

Una notta NBA decisamente fuori dal normale e fuori da ogni logica.

In ordine sparso, ci sarebbero le 13 vittorie consecutive dei Miami Heat con un James Johnson da 26+8, i 47 punti nel primo quarto dei Lakers contro dei Bucks (privi di J.Parker) ormai sull’orlo del baratro (11 sconfitte nelle ultime 13) nonostante i 41 punti di Antetokoumpo, Draymond Green che riesce in una incredibile tripla doppia da 12 rimbalzi, 10 assist, 10 palle recuperate. Ci fermiamo qui, perchè abbiamo deciso di scegliere due protagonisti. Ecco il primo:

https://www.youtube.com/watch?v=86dyK7C-jnI

Wizards ormai stabilmente tra l’elite della Eastern Conference grazie a due mesi ai confini della realtà. I numeri sono chiari: 10 dicembre con un record di 9-13 e undicesimo posto ad Est, ad ora, 10 febbraio, con un record di 32-21 che li pone come terza forza alle spalle di Cleveland e Boston. Ieri altro scontro al vertice in casa dopo una delle più belle partite dell’anno, quella contro i Cavs, persa solo all’overtime. Vittoria per 112-107 contro gli Indiana Pacers nonostante uno strepitoso Paul George da 31 punti con 12/23 dal campo. oltre ad un positivo Seraphin dalla panca con 16+7rimb e 8/16 dal campo,a tenere in piedi le speranze di McMillan nel secondo e terzo quarto: il suo classico tiro in uscita dal blocco a ricciolo (curl) spesso veniva letto male dalla difesa di Brooks. Washington che si conferma una delle squadre più in forma della lega con un quintetto che per qualità degli interpreti e di gioco si pone come l’alternativa più credibile, insieme a Boston e Toronto (nonostante il brutto momento) come alternativa a Cleveland: parliamo in termini di finale di conference. L’equilibrio trovato sul back court tra Wall e Beal in primis: la maggior creatività e capacità del primo nell’attaccare dal palleggio per creare tiri per se e fornire assist agli altri accoppiata con il ruolo off the ball del secondo le cui abilità sia di fare punti dal perimetro che in situazioni di uno contro uno dopo rotazione difensiva non hanno perso minimamente di efficacia. Poi la crescita esponenziale  di Otto Porter Jr al tiro: 45% da tre, leader in questo dato statistico in una squadra che è ventitreesima come utilizzo del tiro dalla media: 24.5 tentativi a partita. Infine  la solidità di Gortat e Markieff Morris fanno il resto. In particolare ieri, oltre al solito J.Wall da 26+14 assist, è stato proprio l’apparto dei lunghi ad essere decisivo. Prima M.Morris (34% da tre, percentuale più alta della carriera) con 26+10 rimb e 11/18 al tiro con 3/6 da tre, poi Gortat con 14+16 rimb con ben 8 offensivi che insieme ad alcuni “tip” nei possessi decisivi hanno sostanzialmente deciso il confronto. Partita che è stata messa in ghiaccio da due giocate sull’asse Wall-Gortat: uno dei pick and roll più mortiferi della lega per tempi e spazi di esecuzione. L’unica pecca che pone Washington leggermente sotto rispetto a Celtics e Raptors è proprio la panchina: ieri per diversi minuti è stata in sofferenza rispetto a quello dei Pacers denotando sia un deficit di produzione offensiva sia una difficoltà di integrare alcuni elementi del secondo quintetto con il primo: tranne per Oubre jr (naturale back up di Porter Jr), e Trey Burke (cambio sul back court), ci sono stati problemi sia in attacco che di tenuta difensiva. Un problema che potrebbe rivelarsi soprattutto in fase di playoffs nel caso in cui i Wizards potrebbero trovarsi di fronte ad una serie che si prolunga oltre le 5 partite.

L’altro protagonista è ormai un habituè della nostra pagina, ma come diceva qualcuno “Le abitudini sono forme concrete del ritmo, sono la quota di ritmo che ci aiuta a vivere”, quindi:

https://www.youtube.com/watch?v=D9OCpPeQZdI

40 punti, 9 rimbalzi, 5 assist con 17/23 al tiro per Nikola Jokic. Il centro più tecnico della lega insieme M.Gasol, sicuramente non con le stesse capacità di intimidire: 1.4 stoppate a partita contro 0.8, ma con una visione di gioco e un controllo di bracci e piedi assolutamente di primissimo livello. In una lega sempre di più improntata sulla verticalità con centri che sanno essere rim protector (Whiteside, Gobert, De Andre Jordan), tirare dalla media o da tre (Myles Turner (anche rim protector con 2.2 stoppate a partita), Cousins, Porzingis), o mettere palla per terra (A.Davis (2.5 stoppate a partita), Embiid, K.A.Towns) Jokic si pone leggermente in controtendenza basando il suo gioco sulla capacità di leggere le varie situazioni di gioco per mettere in ritmo i compagni  grazie ad una visione sia dal post che fronte a canestro e a due mani che, sinceramente, nella lega odierna passano e si vedono di rado.

Ah dimenticavamo, i Nuggets battono i New York Knicks per 131-123….