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Napoli-Inter, la grande bellezza sfida il pragmatismo

Conta solo il risultato o anche come lo si raggiunge?  Domanda a cui avremo probabilmente risposta domani sera. Si sfideranno al San Paolo le prime della classe, Napoli e Inter, con caratteristiche molto diverse tra loro. Da una parte gli azzurri, che predicano il calcio più bello d’Europa come confermato anche dalle parole di Pep Guardiola dopo la sfida di Champions in settimana; dall’altra parte i nerazzurri che nonostante un gioco claudicante sopperiscono con grinta e forza dei singoli riuscendo ad essere comunque in alto in classifica. Una partita che si preannuncia affascinante e vero crocevia del campionato.

COME STANNO LE SQUADRE

I Sarri’s boys praticamente perfetti in questo avvio di stagione, 8 vittorie su 8 in campionato e la vetta solitaria della classifica. Perso Milik, il Napoli dovrà fare a meno salvo un clamoroso recupero anche di Lorenzo Insigne, uscito malconcio dalla sfida di martedì. Per il resto il mister azzurro Maurizio Sarri potrà contare sulla disponibilità di tutta la rosa ed è pronto ad affidarsi ai titolarissimi dopo qualche piccola rotazione nell’ultimo impegno continentale.  Se lo scugnizzo di Frattamaggiore non dovesse farcela, la soluzione più papabile sembra essere l’avanzamento di Zielinski sulla linea degli attaccanti. Chances anche per Giaccherini e Ounas, ma appaiono al momento indietro nelle gerarchie rispetto al polacco.

Nerazzurri dal canto loro reduci dal derby di Milano che li ha visti vittoriosi al fotofinish. In settimana hanno potuto concentrarsi senza distrazioni sulla trasferta di Fuorigrotta e proprio la mancanza di una competizione europea sta permettendo loro di tenere botta al ritmo infernale imposto dal Napoli. 7 vittorie e un solo pareggio, questo il ruolino di marcia della squadra di Luciano Spalletti. Peserà l’assenza di Marcelo Brozovic, ormai a tutti gli effetti il trequartista titolare della squadra. Sembra recuperato Joao Mario, ma in quel ruolo molto probabilmente agirà Borja Valero. In mediana spazio quindi a Vecino e Gagliardini, sulla sinistra sale prepotentemente la candidatura di Nagatomo.

LA CHIAVE TATTICA: COSA PUÒ ACCADERE

Napoli che ai nastri di partenza sembra essere favorito. Ad oggi, ha sempre dominato l’avversario di turno in campionato ed è sempre riuscito a portare a casa la vittoria. Non sono mancate difficoltà durante i match disputati, ma gli azzurri con un’ormai acquisita consapevolezza della propria forza sono riusciti in tutte le occasioni a indirizzare la gara a proprio favore.  L’Inter, nonostante i 22 punti raccolti, ha sempre faticato, anche in gare apparentemente alla portata come contro Benevento e Genoa. E’ facile prevedere che sarà il Napoli a condurre il gioco, dove l’Inter proverà a difendere con ordine e sfruttare le ripartenze con Perisic e Candreva. I neroazzurri sono bravi a fare densità e a chiudere gli spazi avendo molta fisicità nel mezzo: a Callejon spetterà il compito, con i suoi ripetuti tagli alle spalle della difesa, di sorprendere la retroguardia interista. In tante partite la squadra milanese sembra essere stata assistita dalla sorte, ma è certo che domani sera servirà tirare fuori una prova di assoluto livello per tenere testa a questo Napoli che pare ormai un’inarrestabile armata.

Il Napoli ha l’occasione di dare un chiaro segnale al campionato e compiere la prima minifuga, considerando anche l’esiguità dei prossimi impegni che la attendono. L’Inter avrà il difficile compito di fermare una squadra che in Italia non sembra avere rivali e continuare la propria striscia positiva di risultati. Chi avrà la meglio? La bellissima e folgorante Partenope o la disciplinata e anche un po’ fortunata Madonnina?