Segnala a Zazoom - Blog Directory

Nikola Vucevic ed il dilemma di Weltman: lascia o raddoppia?

V-O-O-C-H

Nikola Vucevic: miglior giocatore, e di gran lunga, in una squadra mediocre e mal bilanciata. Mediocre nei risultati sin qui ottenuti in stagione, 17 vinte e 23 perse. Mal bilanciata nel suo essere sostanzialmente priva di interesse (e potenziale) nel reparto esterni. Condensando, invece, quasi tutto il succo del proprio talento nel reparto lunghi. Reparto in cui negli ultimi due draft, il President of basketball operations degli Orlando Magic, Jeff Weltman ha scelto di aggiungere il talento acerbo ed intrigante di Jonathan Isaac prima e Mohamed Bamba poi. Un 4 dai grandi istinti difensivi e dall’attacco tutto da inventare, Isaac. Un 5 dal devastante potenziale ai due lati del campo, Bamba. In più, Aaron Gordon ed il suo nuovo contratto quadriennale firmato quest’estate. Quindi: Vucevic, Gordon, Isaac e Bamba. Quattro lunghi ed al contempo i quattro giocatori più interessanti del roster.

La reputazione di Vucevic è sempre stata quella di un lungo forte in attacco ma deficitario in difesa. Per la verità, sono almeno un paio di anni che il forte centro  montenegrino ha cambiato marcia cominciando ad impattare in positivo anche la propria metà campo difensiva. Quanto all’attacco, bisogna fare attenzione ad un aspetto. Vucevic è sempre stato forte come realizzatore sia spalle a canestro che fronte a canestro. Ma con un singolo grande difetto: una insuperabile idiosincrasia con la lunetta. Non con le percentuali ai tiri liberi come un Drummond qualsiasi ma con il fatto stesso di andare in lunetta. Pochissimi tiri liberi tentati di media per un giocatore dal repertorio offensivo vasto e diversificato. Qualcuno direbbe che il giocatore è forte ma soft. Non pare essere il caso. Fosse soft, non andrebbe a rimbalzo nella notevole maniera in cui è andato a rimbalzo sin dal primo giorno in cui è entrato nella Nba.

In 39 partite quest’anno: 20 punti, 12 rimbalzi, poco meno di 4 assist e poco più di una stoppata a partita. Tirando il 53% dal campo ed il 38% da 3 con 1.2 triple a bersaglio su 3 tiri dalla lunga tentati a partita. 78% dalla lunetta su 2.8 liberi tentati di media. +3.4 di defensive box plus/minus. +3.7 di offensive box plus/minus. Box plus/minus complessivo: +7 tondo tondo. Ottavo migliore di tutta la lega. 26.5 di PER, anche questo da top ten Nba. Qualche giorno fa in una vittoria in casa contro i Raptors: 30 punti, 19 rimbalzi e 8 assist. Domenica scorsa in una sconfitta a Los Angeles contro i Clippers: 16 punti, 24 rimbalzi ed 8 assist. Ad inizio stagione sul  parquet dei 76ers: 27 punti, 13 rimbalzi e 12 assist. Tira, segna, passa, parla poco, va a rimbalzo e difende anche.

Perché cederlo: 28 anni compiuti ad ottobre ed in scadenza di contratto. Questo è il suo settimo anno ai Magic. Nelle precedenti 6 stagioni, niente playoffs. Magari quest’anno sì ma potrebbe anche essere di nuovo un no. La sua cessione poi libererebbe spazio per Bamba in quintetto (con Gordon) e consentirebbe ad Isaac di giocare consistenti minuti da ala/centro invece di essere esposto nelle sue attuali deficienze offensive giocando da combo forward in quintetto con Gordon e Vooch.

Perché tenerlo: una squadra che non raggiunge i playoffs da 6 forse 7 anni non dovrebbe avere alcuna voglia di cedere il proprio miglior giocatore a meno che qualcuno non arrivi con un’offerta impossibile da rifiutare. Difficile però trovare una squadra disponibile ad esporsi tanto per un giocatore che andrebbe prima affittato per 4-5 mesi e poi rifirmato in estate con moneta sonante. In più cederlo, dal punto di vista dei Magic, vorrebbe dire privare Steve Clifford del giocatore su cui il coach di Orlando ha impostato l’intera architettura tecnica della squadra. Sembrerebbe strano assumere un allenatore per poi privarlo del cuore pulsante da lui scelto per ritmare la squadra.

Educated guess: Vucevic resta ad Orlando ed in cambio di un ricco e meritato triennale da 55 milioni di dollari accetta la sfida di riportare i Magic ai playoffs.      Risultati immagini per jeff weltman