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Renzi ‘spacca’ il PD. Tutte le polemiche della minoranza

Come era prevedibile, la composizione delle liste elettorali del PD voluta da Matteo Renzi, ha fatto insorgere la minoranza che ha deciso di non votare il loro via libera in Direzione nazionale. A restare fuori infatti, sono stati nomi eccellenti come il ministro Claudio De Vincenti, il senatore Luigi Manconi e il deputato Ermete Realacci.

Alcuni, come il Guardasigilli Andrea Orlando, si ritrovano candidati a ‘loro insaputa’. E’ lo stesso leader della minoranza interna a spiegare:

“Ho appreso dove ero candidato solo ieri sera alla presentazione delle proposte, quindi nulla di concordato ed è la ragione per cui avevamo chiesto una sospensione per valutare proposte che non conoscevamo”.

Ma lo stesso Guardasigilli ha richiamato tutti al senso di responsabilità:

“Adesso non credo che sia il momento per fare polemiche. Ognuno deve fare le scelte che ritiene più giuste, ma complessivamente dobbiamo cominciare a fare campagna elettorale”.

Atteggiamento diverso invece, quello di Carlo Calenda che fa presente la sua contrarietà su Twitter:

“Quale e’ il senso di non candidare gente seria e preparata, protagonista di tante battaglie importanti, come De Vincenti, Nesi, Rughetti, Tinagli, Realacci, Manconi. Spero che nelle prossime ore ci sia un ravvedimento operoso. Farsi del male da soli sarebbe incomprensibile”.