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Zagabria addio, cantavi… Dinamo-Juventus 0-4

Se c’è una partita che dimostra come la costanza nel cercare un buon sparring partner, a volte, paga è quella di questa sera. La Juventus passa più che agevolmente a Zagabria contro un’avversaria che tranne i primi 10′ minuti non ha dato filo da torcere ai Bianconeri. Squadra di Allegri che si presenta con il solito schieramento, 3-5-2, con Hernanes in cabina di regia, mentre Sopic risponde con un 4-3-3 con Fernandes al centro dell’attacco e il giovane Benkovic vertice basso del centrocampo.

Partita che sembra promettere botte da orbi (almeno quello), quando Pjanic al 6′ subisce un durissimo intervento da parte Antolic, ma è l’unico acuto della Dinamo nel primo tempo. Juve che prova a fare la partita e Croati arroccati nella propria metà campo. Chiellini e soci provano a sfondare sugli esterni con Barzagli che visto l’andazzo partecipa maggiormente alla fase offensiva,  formando un triangolo sulla destra con Khedira e Dani Alves mentre Pjanic si inserisce senza palla dall’altra parte. Si assiste praticamente ad un assalto al castello della Dinamo, portato a buon fine al 23′ proprio quando Pjanic approfitta di una crepa nello schieramento a guscio dei ragazzi di Sopic: Sigali buca di testa, palla che si impenna e finisce al bosniaco: tocco di punta a battere Semper in uscita. Dinamo che sembra reagire immediatamente, quando al 28′ Schildenfeld colpisce la traversa di testa sugli sviluppi di un calcio piazzato. Ma è un falso allarme. Come in una classica falange oplita, appena il primo cede, cade tutto il resto. Così avviene. Higuain colpisce al 30′. Ancora Pjanic lancia l’argentino sulla linea del fuorigioco, Benkovic lo perde ed il risultato è il seguente: stop di petto e piatto sinistro nell’angolo più lontano. Juve in totale controllo. Khedira sfiora il terzo gol con l’ennesimo inserimento che sorprende la sbandata difesa dei padroni di casa. Finisce così, senza altre reti per fortuna, il primo tempo. Poteva essere una mattanza.

Cosa che avviene nel secondo tempo che si apre da dove avevamo finito. Dinamo che prova a limitare i danni ma ci pensa Dybala. L’argentino coglie la perla al 57′: staffilata dai trenta metri, perfetta posizione del corpo, palla colpita di mezzo esterno, nulla da fare per il malcapitato Semper. Per il resto pura accademia per i Bianconeri e Croati che aspettano quasi inermi. Allegri che deve fare a meno di Pjanic uscito per infortunio e sostituito da Cuadrado. Juve che passa al 4-2-3-1 con Pjaca che rileva Barzagli. Tutto tranquillo. Si attende solo il quarto gol per andare finalmente a casa. Arriva all’85’ con Dani Alves: punizione del Brasiliano deviata dalla barriera. Semper si lascia andare ad un piroetta alla Bolle e devia goffamente in porta. Si conclude con Dani Alves che se la ride. Beato lui.

Juve che porta a casa la prima vittoria in Champions dopo il pareggio col Siviglia. Proprio gli Spagnoli, battendo il Lione,  raggiungono  a quota 4 Buffon e soci.

 Dinamo Zagabria – Juventus 0-4  ; Gol: Pjanic 24′, Higuain 31′, Dybala 57′, Dani Alves 85′,

Dinamo Zagabria (4-3-3): Semper 6; Situm 6, Sigali 5, Schildenfeld 5.5, Pivaric 5.5; Antolic 5 (dal 72’Machado 5.5) , Benkovic 5, Jonas 5.5 (dal 48′ Fiolic 5); Soudani 5, Fernandes 5 (58′ Hodzic 5.5), Pavicic 5.
A disp.: Livakovic, Henriquez, Machado, Gojak, Hodzic, Fiolic, Peric. All.: Sopic
Juventus (3-5-2): Buffon 6; Barzagli 6.5 ( dal 67′ Pjaca 6), Bonucci 6, Chiellini 6; Dani Alves 6.5, Khedira 6.5, Hernanes 6, Pjanic 7 (dal 46′ Cuadrado 6), Evra 6; Dybala 7, Higuain 7 (dal 70′ Mandzukic 6).
A disp.: Neto, Alex Sandro, Lemina, Sturaro, Cuadrado, Pjaca, Mandzukic. All.: Allegri.

Ammoniti: nessuno

Arbitro: M. Sousa