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I renziani chiudono con Mdp. “Non ci si vede neanche dopo il voto”

A sentire l’ultimo botta e risposta tra Pieluigi Bersani e gli uomini di Renzi, sembrerebbe chiusa ogni possibilità di alleanza tra PD ed Mdp. Il primo ha tenuta aperta una finestra per il post voto, una finestra che però troverà chiusa.

Le parole di Bersani a “1/2 in più” di Lucia Annunziata, non hanno lasciato spazio ad interpretazioni. Mdp non è disponibile ad una coalizione, ma rimanda tutto a dopo il voto. Parole ripetute anche ad Enrico Lucci, conduttore di Nemo:

«Dopo, siamo pronti a parlare con tutto il centrosinistra e con tutto il Pd, anzi a partire dal Pd. Se ne parlerà con una piattaforma nuova, dipende dai rapporti di forza naturalmente, noi con la destra non ci andiamo»

La reazione dei renziani non si è fatta attendere, ed anzi sembravano quasi aspettare questo momento per replicare in maniera secca:

«Bersani stia tranquillo, non ci si vede neanche dopo il voto. Non stanno più dicendo no a Renzi. Dicono di no a Fassino, a Prodi, a Veltroni, all’Ulivo, al centrosinistra. E questo rende enormemente più facile la chiamata che faremo in campagna elettorale al voto utile».

Renzi ha già pronta la sua coalizione e ne conosce anche le cifre:

«Con un arco di forze che parte da Beatrice Lorenzin passa per Pier Ferdinando Casini e arriva fino a Pisapia, arriveremo a superare il 30 per cento dei voti. E saremo ancora il primo gruppo parlamentare». Secondo questi calcoli, ancora da verificare, Grillo non andrebbe oltre il 25 per cento: «E questo significherebbe che prenderebbe soltanto 10 collegi su 231».

Per Lorenzo Guerini va addirittura meglio così e considera una vittoria mediatica il no di Bersani:

«Noi abbiamo fatto un’apertura vera e generosa. E loro rispondono chiudendosi in un recinto identitario che ha come unico obiettivo quello di porsi in alternativa al Pd. Spero che ci ripensino, anche perché dobbiamo ricordarci che i nostri avversari veri, di tutti noi, sono i 5 Stelle».