Segnala a Zazoom - Blog Directory

Napoli-Il potere delle alleanze: La storia criminale del clan Polverino

Napoli– Le organizzazioni criminali si tengono salde ad un vecchio principio, divenuto frase tormentone grazie alla serie Gomorra“I soldi non tengono bandiera”.

Le alleanze economiche vanno sempre tutelate perché la ratio è una soltanto: arricchirsi.
La storia criminale maranese è un groviglio di patti ed accordi finalizzati alle speculazioni e all’incremento dei capitali illeciti.
Si parla della ascesa del clan Polverino che da costola dei Nuvoletta è diventato col tempo un’organizzazione criminale indipendente e tra le più temibili.

A rivelarlo, i numerosi collaboratori di giustizia che dalla metà degli anni ’90 ad oggi sono entrati in contatto con la realtà criminale maranese ed hanno consentito ai Magistrati della Dda di Napoli, di ricostruire la struttura dell’organizzazione, i suoi affari e le alleanze che si sono susseguite negli anni.

Rosario Privato, al tempo killer di Silvia Ruotolo ed oggi collaboratore di giustizia, raccontò ai Giudici di un incontro avvenuto in una delle abitazioni a disposizione del clan Polverino a cui avrebbero partecipato, oltre a lui, anche i vertici delle organizzazioni del Vomero.

Dell’alleanza con i vomeresi, ne parlò anche Domenico Verde, narcos del gruppo maranese, e spiegò ai Magistrati, come il Polverino vestì i panni di mediatore tra i gruppi criminali della zona alta di Napoli.

Ma l’ambito di maggior interesse della cosca Polverino, guidata dall’omonimo Giuseppe, alias Barone, è quello edilizio. Luigi Diana, ex affiliato al clan dei casalesi, riferì ai Giudici di come, grazie alla mediazione del Bidognetti Francesco e del Mallardo Francesco – quest’ultimo alleato dei Polverino– si giunse ad un accordo con Pietro Lago di Pianura per la spartizione del business del calcestruzzo nell’area flegrea.
All’accordo –dichiarò il Diana– partecipò anche Gennaro Licciardi, oggi defunto.

I Polverino, grazie alla capacità di mediazione del boss, iniziarono  ad operare in maniera indipendente nel campo degli stupefacenti, diventando così i più grossi importatori di hashish dalla Spagna. Mantenendo però sempre saldi i rapporti con il cartello Poggio Vallesana.

Grazie ai Polverino –riferì Mazza Michelangelo– l’alleanza MissoMazzarellaSarno, riuscì ad ottenere il monopolio della vendita degli stupefacenti nel centro storico di Napoli. Alleanza, quest’ultima, saltata per volontà dei Misso Mazzarella.